La Centrale di Sterilizzazione di Vercelli è una struttura d’avanguardia dotata delle più moderne tecnologie per garantire il processo di sterilizzazione della strumentazione sanitaria utilizzabile a scopo diagnostico e terapeutico.

La concentrazione in un’unica area degli impianti necessari all’attività di sterilizzazione è finalizzata al raggiungimento di alcuni importanti obiettivi:

  • Sicurezza per il paziente e per gli operatori
  • Qualità del servizio:  la centrale si pone come struttura produttiva in grado di offrire un prodotto certificato secondo norme precise
  • Ottimizzazione dei tempi e di risorse umane
  • Affidabilità attraverso la razionalizzazione degli interventi di manutenzione degli apparecchi centralizzati e dello strumentario chirurgico.

La Centrale di Sterilizzazione  è stata realizzata  rispettando le normative vigenti e coniugando la sicurezza del prodotto con quella del personale sia attraverso l’utilizzo di materiali speciali che con l’impianto per il controllo della contaminazione: infatti le caratteristiche degli ambienti in cui il materiale viene ricondizionato non devono compromettere quelle microbiologiche che i DM hanno raggiunto nelle fasi di processo precedenti.

Il layout della centrale è il risultato di un’attenta analisi dei flussi dei materiali da trattare durante le varie fasi lavorative previste a garanzia della fluidità dell’esecuzione dell’attività e a mantenimento dei parametri ambientali richiesti. Il criterio generale seguito è mantenere separati gli ambienti per non creare intersezioni fastidiose e poco gestibili sia dal punto di vista lavorativo sia, soprattutto, dal punto di vista igienico. La disposizione di locali e spazi garantisce il rispetto delle linee guida Ispesl sull’attività di sterilizzazione quale protezione collettiva da agenti biologici per l’operatore nelle strutture sanitarie (d.lgs. 81/2008 e s.m.i.), in accordo con tale norma e con il DPR 14 gennaio 1997, n.37 che definisce i requisiti minimi strutturali e tecnologici del servizio di sterilizzazione. Il percorso è progressivo dalla zona sporca a quella pulita.

In ciascuna zona sono previste determinate operazioni da eseguire sullo strumentario chirurgico, sui dispositivi medici e sui prodotti oggetto dei trattamenti di ricondizionamento. Ogni zona è  inoltre identificata da un colore ben preciso per descrivere il grado di contaminazione e pericolo dell’area in cui transitano i kit da sterilizzare.

Le aree di lavoro, identificate con codice colore, sono le seguenti:

  • ROSSO: ACCETTAZIONE E LAVAGGIO
  • VERDE: CONTROLLO E CONFEZIONAMENTO (ZONA PULITO)
  • BLU: SCARICO, E STOCCAGGIO PRODOTTO STERILE

Esse sono caratterizzate da condizioni ambientali differenti e progressivamente più restrittive nelle quali i percorsi sono attuati in modo da garantire il percorso unidirezionale del materiale da ricondizionare  e la netta separazione fra zone caratterizzate da livelli di contaminazione differenti.